martedì 14 aprile 2015

Petit Dru - *Couloir Nord direct*

Il tiro più impegnativo della via, prima di immettersi nella parte alta del *Couloir Nord* (foto A. Clavel)
Dopo aver salito quasi quindici anni fa la *Diretta americana*, non ero più tornato ai Dru. Non conservavo un bel ricordo di quella montagna: bella da vedere ma non altrettanto da scalare. Almeno così mi era sembrato. Da allora però c'era ancora un piccolo tarlo che girava nella testa: salire una via sul versante Nord e sicuramente nella stagione in cui non cadono le pietre... che ricordo ancora adesso, a distanza di anni, nel breve tratto di accesso al pilastro Ovest. La necessaria serie di coincidenze favorevoli (tempo a disposizione, tempo meteorologico, compagno, condizioni della via, ecc...) si è presentata qualche giorno fa, quando sono riuscito a salire il celebre *Couloir Nord direct* (800 m, V/5+ M7), insieme all'amico/collega Arnaud.
È stata una giornata top sotto tutti gli aspetti, vissuta intensamente nello stile che più mi piace: leggero, efficace, veloce (ma senza affanno), pulito e in libera. Non è stato semplice scegliere la strategia per la salita e la discesa: tutte le cordate di cui avevamo notizie avevano dormito almeno una notte (prima e/o dopo la salita) ai Grands Montets o alla base della via. La mia proposta di provare a salire in giornata la via con la prima funivia delle 8.30 è stata accolta da Arnaud con un po' di perplessità... ma si è rafforzata immediatamente al pensiero di dormire nel comodo letto di casa e di risparmiare mezza giornata (rubata al lavoro). Siamo quindi partiti con l'incognita di dove avremmo passato la notte, anche in considerazione del fatto che cordate di forti alpinisti partiti con la prima funivia non erano arrivati in vetta prima delle ore 20! Quando invece ci siamo trovati alle 16 in cima al Petit Dru abbiamo iniziato a visualizzare la birra che ci saremmo bevuti in serata, 2700 metri più in basso :-) E così è stato, grazie agli sci che avevamo depositato nei pressi dei Grands Montets e che ci hanno permesso di arrivare a 200 metri dalla macchina dopo circa 13 ore da quando l'avevamo lasciata.
Dopo questa salita devo ammettere di aver rivalutato i Drus: montagna-simbolo ma anche bel terreno di gioco per tutte le discipline della montagna, dall'arrampicata su roccia al misto moderno. È forse quest'ultimo a farla da padrone negli ultimi anni, permettendo ad un gran numero di alpinisti salite destinate, fino a pochi anni fa, ad una sparuta élite di super-eroi. Tutto questo per dire che ora, sui Drus (così come sulle più celebri pareti Nord delle Api), si trova la coda...
La via è - a dir poco - stupenda. Dopo una facile parte iniziale di riscaldamento si arriva alla base dell'attacco diretto che si supera in tre tiri e mezzo (lunghi) fino alla parte alta del Couloir classico. La scalata non è mai troppo difficile né troppo facile: il giusto per divertirsi. Ci si protegge agevolmente quasi ovunque con una serie di protezioni veloci, tranne un piccolo passaggio tecnico obbligatorio sul primo tiro: questione di concentrarsi un attimo per trovare la soluzione del problema e non aver fretta di forzare l'andatura. Le soste sono mediamente buone a chiodi nella parte bassa e abalakov (nuovi) nella parte alta.

Materiale: 2 corde da 60 m, 10 rinvii, 6 viti da ghiaccio, 1 set completo di friends C3+C4 BD da #0 C3 a #2 C4, fettucce.
Esposizione: Nord, incassato.
Avvicinamento: la terminale alla base del *Couloir Nord* si raggiunge attualmente in meno di 1 ora (su ottima traccia) dalla stazione superiore dei Grands Montets.
Discesa: in doppia lungo la via con corde da 60 m (circa 13/14 calate).