domenica 16 settembre 2012

Paroi d'Anterne - *Djin Fiz*

Un lungo viaggio attraverso una parete impressionante... ecco come può essere descritta l'esperienza della salita di *Djin Fiz* (550 m, 7c+ max, 7a+ obbl.) sulla Paroi d'Anterne. Un percorso che inizia al buio dal Refuge Albert Wills e termina, sempre al buio, sul versante opposto lungo la comoda mulattiera che riconduce alla macchina. Il tutto passando per una delle più impressionanti pareti di media montagna che abbia mai visto... la Paroi d'Anterne appunto. Poco si sa in merito, tranne qualche foto in giro per il web oppure qualche monografia comparsa sulla stampa specializzata. In realtà le ripetizioni delle poche vie tracciate sulla parete sono assai rare, caso strano tutte realizzate da mostri sacri della scalata multipitch. Si parla di calcare di ottima qualità, arrampicata difficile, sostenuta, continua, ritorno in doppia molto problematico... ma anche di uno zoccolo scabroso (circa 150 metri) che difende l'accesso alla parete. Il tutto concorre a creare un affascinante alone di mistero attorno a questa parete.
Oggi, insieme ad Ale, siamo andati a curiosare questo luogo selvaggio... anche se situato proprio di fronte al massiccio del Monte Bianco: terreno d'elezione per escursionisti oppure per per pochi alpin-climbers in cerca di terreno difficile :-) Dico pochi perchè su quest'immensa parete si contano pochissime cordate all'anno, distribuite peraltro su cinque o sei itinerari molto difficili. I gestori del rifugio hanno confermato che la nostra era la seconda ripetizione completa di *Djin Fiz* nel 2012, dopo quella di C. Dumarest & C... senza contare un tentativo di arrampicatori belgi che si sono fermati al secondo fix dell'ottavo tiro (se si fanno vivi, possono riavere il loro moschettone d'abbandono solo dietro lauta ricompensa, eheheh!).
Questa è la prima via di P. Mussatto che percorro... avevo sempre avuto un certo timore reverenziale nei confronti di questo fortissimo apritore francese (*Ali baba* ad Aiglun, per fare un esempio noto, è una sua creazione). Con la ripetizione di *Djin Fiz* ho personalmente rotto il ghiaccio con un certo tipo di itinerari, confermando però il notevole livello tecnico in apertura!

Materiale: 1 corda da 50 m, 1 cordino di servizio da 50 m, 1 zaino da recupero, 14 rinvii, 1 set di friends da #.3 a #1 C4 BD, casco.
Esposizione: Est, sole fino a metà giornata.
Avvicinamento: in poco più di 2.30 ore dal Refuge d'Anterne, lungo un orrendo canale di sfasciumi, un breve tratto di arrampicata e un lungo traverso esposto (corde fisse).
Discesa: a piedi in circa 2 ore, facendo un largo giro che passa dagli Chalets de Sales. A parte il primo tratto (20 minuti), il resto si svolge su un comodo sentiero.

Il topo originale della via (© P. Mussatto)


Il Refuge d'Anterne con lo sfondo dell'omonima parete (foto d'archivio)

L'orrendo canale dell'avvicinamento... qualche vecchia corda fissa, inutilizzabile!

Prime luci del giorno sul lungo traverso per raggiungere l'attacco della via

Prima di iniziare la scalata ci concediamo una breve sosta all'imbocco della grotta esplorata nell'800 da A. Wills


Secondo tiro, già difficile (7b+)

 

Classica immagine di *Djin Fiz*, la placca del terzo tiro (7a+) striata di cannelures

Ambiente e roccia super sul quinto tiro (7b)

Recupero dello zaino sull'esposto traverso del settimo tiro

Nono tiro (7c+)... un viaggio!

Dodicesimo tiro (7a+), a parte una partenza su roccia pessima... il resto si svolge su gocce estremamente taglienti

Classico autoscatto al termine della via, con lo sfondo del Monte Bianco

Un attimo di relax per sistemare il materiale prima della discesa a piedi

Prima parte della discesa con le ultime luci del giorno, fantastico!