venerdì 14 agosto 2009

Petit Clocher du Portalet - *État de choc*

Rémy impegnato nella faticosa dülfer al termine del quinto tiro (7a)
Aveva ragione Marco Pedrini quando diceva che non serve andare in Yosemite per provare forti sensazioni su granito... basta andare al Petit Clocher du Portalet! Effettivamente, con le dovute proporzioni, questa guglia ricorda le più famose pareti americane... quanto meno per le linee geometriche e l’esposizione.
Sul versante nord, sempre all’ombra, si trova una evidentissima linea di diedri e fessure salita dai mitici fratelli Rémy nel 1983 e chiamata *État de choc* (250 m, ED+, 7b max, 6b/c obbl.). Proprio l’anno scorso i Rémy son tornati a ripetere la loro creazione, cogliendo l’occasione per sistemare un po’ le soste e chiodare una partenza più sicura (e poco più difficile) dell’originale. Occorre specificare però che non si tratta di un restyling completo della via... sulle soste non utilizzate per la discesa in doppia, si trova un solo fix da 8/10 mm e lungo i tiri si trova ben poco materiale. L’impegno originale è pressoché immutato, cambia solo che un’eventuale ritirata diventa meno costosa (prima le soste erano tutte da attrezzare su friends).
L’itinerario è relativamente corto ma molto fisico... e con un’esposizione che ha pochi eguali nel Massiccio del Monte Bianco. Ottima base di partenza per la via è la Cabane d’Orny, a circa 45 minuti di cammino. È possibile comunque percorrere la via in giornata - come abbiamo fatto Rémy ed io - salendo con la prima seggiovia da Champex alle 8.30 e rientrando a La Breya alle 16.58... 2 minuti prima della chiusura dell’impianto! Tempistica fattibile a patto di non mettere in programma la benché minima perdita di tempo... per non dire che bisogna correre!

Materiale: 2 corde da 60 m, 10 rinvii, friends 2x #.5, 2x #.75, 3x #1, 3x #2, 3x #3, 3x #4, 1x #5 Camalot C4, 1 serie di TCU dal #0 al #3 Metolius.
Esposizione: nord, sempre all’ombra purtroppo.
Avvicinamento: due opzioni, dalla Cabane d’Orny (più comodo) in circa 45 minuti oppure dall’arrivo della seggiovia Champex - La Breya calcolando 2 ore (noi abbiamo impiegato circa 1 ora e 20 minuti).
Discesa: prima doppia lungo la via poi a destra (guardando la parete) lungo la spettacolare *Ave Caesar...*, ultima doppia di nuovo sulla via.